Il dolore durante il cambio della medicazione nei pazienti con ulcera agli arti inferiori

Introduzione

“Il dolore è una spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata ad un danno tissutale reale o potenziale e descritta in termini di tale danno”. (1)

Il dolore non trattato influenza negativamente la guarigione delle ferite ed ha un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente portatore di lesione. Nel 2002 è stata condotta una ricerca (2) in undici Paesi (Francia, Canada, Finlandia, Gran Bretagna, USA, Svizzera, Svezia, Spagna, Austria, Danimarca e Germania), rivolta ad accertare l’atteggiamento e il modo di operare degli infermieri nei confronti del dolore e del trauma sofferto dal paziente durante il cambio delle medicazioni, con particolare attenzione alle modalità con cui tale operazione viene eseguita. Dai risultati è emerso che le lesioni più dolorose sono le ulcerazioni delle gambe. Attraverso questo studio si vuole evidenziare quali sono le cause principali che provocano dolore durante il cambio della medicazione che il paziente effettua a domicilio e quali metodi vengono messi in atto per alleviare questo spiacevole momento. La quasi totalità dei pazienti con ulcere agli arti inferiori si rivolge al medico per il sintomo del dolore. L’analisi scientifica di questo dolore e l’attenta conoscenza dei meccanismi che lo sottendono, rappresentano un valido supporto per l’approccio terapeutico (3).

Materiali e metodi

La ricerca condotta è di tipo quali-quantitativo e l’ambito è un reparto di Chirurgia vulnologica/ferite difficili. Il campione esaminato è costituito da 100 persone di età compresa tra i 20 e gli 80 anni ed oltre, ricoverati dal 1° giugno al 31 agosto 2015. I dati raccolti sono stati elaborati sulla base delle dichiarazioni rese dai pazienti al momento del ricovero, ma riferite alla situazione domiciliare. Tutti i pazienti hanno dato parere favorevole alla compilazione del questionario e lo hanno compilato in modo corretto (percentuale di rispondenza 100%).
Il questionario è diviso in due sezioni: nella prima sono stati indicati i dati relativi al paziente ed al tipo di lesione, la medicazione utilizzata e il tempo di insorgenza della lesione. Nella seconda parte è stato misurato il dolore che il paziente prova durante il giorno e durante il cambio della medicazione. La scala di valutazione utilizzata è la Visual Rating Scale (VRS), composta da cinque descrittori (nessun dolore, dolore lieve, dolore moderato, dolore forte, dolore molto forte).
Il paziente è stato poi invitato a scegliere tra i vari item che indicano la causa del dolore durante il cambio della medicazione (essicazione della medicazione, aderenza della medicazione alla lesione, medicazioni adesive, detersione della ferita, medicazioni con garza, paura di farsi male) e le procedure adottate per sentire meno dolore (irrigazione della medicazione da sostituire, assunzione di analgesici prima di effettuare la medicazione, uso di medicazioni non aderenti, uso di un anestetico locale, non fare nulla).
Il campione è rappresentato da 36 uomini e 64 donne, di cui il 97% è portatore di una lesione cronica, ossia presente da più di 6 settimane, mentre il 3% è portatore di una lesione acuta, ossia presente da meno di 6 settimane.

Risultati

Dai risultati raccolti in esito all’elaborazione dei questionari, si evince che: il dolore percepito dai pazienti durante il giorno risulta essere moderato per il 39%, forte per il 38%, molto forte per il 5% e lieve/assenza di dolore per i restanti pazienti.
Durante il cambio della medicazione il 46% dei pazienti dichiara di provare un dolore molto forte, il 31% un dolore forte, il 10% un dolore moderato. Solo il 5% dichiara di provare un dolore lieve, mentre l’8% riferisce di non provare alcun dolore. Questi ultimi pazienti sono portatori di una lesione diabetica (con neuropatia e non percepiscono il sintomo).
Il dolore è il più importante fattore predittivo di depressione nel paziente portatore di ulcere agli arti inferiori; ha anche un ruolo rilevante nel compromettere la capacità dell’individuo di affrontare la situazione (4). Nelle lesioni croniche “dolore” significa trovarsi nella condizione di essere limitato nella deambulazione, avere una deprivazione del sonno, essere stanchi e irritabili e condurre una vita spesso isolata dal resto della società (5).
Le principali cause di dolore al cambio della medicazione sono rappresentate dalla detersione della ferita, dall’aderenza della medicazione alla sede di lesione e dall’essicazione della medicazione da sostituire.
Le strategie che il paziente mette in atto per alleviare il dolore sono: l’irrigazione della medicazione da sostituire (42%), l’assunzione di un analgesico prima del cambio della medicazione (3%), l’uso di un anestetico locale (2%). La restante popolazione intervistata (53%), dichiara di non mettere in atto alcuna strategia.

Discussione

Solo nell’ultimo decennio si è iniziato a tener conto del ruolo del dolore nella qualità di vita dei pazienti affetti da lesione (6). Il dolore è descritto dai pazienti come un’esperienza soggettiva e personale. Molti fattori individuali influenzano la percezione del dolore: lo stato d’animo, l’ansia e il dolore stesso. Esso è spesso amplificato da altri fattori locali inerenti la gestione della ferita, inclusi la rimozione della medicazione, la detersione della ferita, il debridement, le infezioni e la scelta inappropriata della medicazione. Ciò potrebbe spiegare perché la maggior parte dei pazienti percepisce il dolore in modo più intenso durante la periodica medicazione. Il dolore è un’esperienza psico-fisiologica altamente soggettiva, influenzata da fattori emotivi, comportamentali e sensoriali.
La qualità della cura e dell’assistenza fornite ai pazienti affetti da lesioni croniche dipende in grande misura dalla capacità di valutazione del personale infermieristico rispetto alle procedure relative al wound care e alla loro ricaduta sul paziente. Gli infermieri devono tenere in considerazione che: la rimozione della medicazione è spesso l’operazione più dolorosa; le medicazioni asciutte e i prodotti aderenti sono quelli che causano più dolore e traumi in sede di rimozione; la conoscenza dei prodotti disponibili e la capacità di operare la scelta più appropriata limita dolore e trauma; gli strumenti di valutazione del dolore sono essenziali; una cute perilesionale alterata può essere causa di dolore.

Conclusioni

il dolore non è semplicemente il prodotto finale di un sistema di trasmissione sensoriale, bensì un processo dinamico con continue e complesse interazioni tra sistema nervoso (organismo) e fattori esterni (7).“Le lesioni causeranno sempre un certo grado di dolore; attenuiamo il dolore causato dal cambio di medicazione mediante valutazione accurata, preparazione efficiente, analgesici adeguati e prodotti di pulizia e di medicazione adeguati”(8).

Bibliografia
1. Definizione dell’Associazione Internazionale per lo studio del Dolore – www.iasp-pain.org
2. European Wound Management Association (EWMA). Position Document Pain at wound dressing changes. London: Mep LtD; 2002.
3. Maraglino V. Dolore vascolare, inquadramento eziopatogenetico e terapia chirurgica, in: atti I Congresso Nazionale Rianimazione, Terapia Intensiva, Anestesia, Terapia Antalgica verso il III Millennio, Taranto 1999:140-146.
4. Jones J, Barr W, Robinson J, Carlise C. Depression in patients with chronic venous ulceration”, Br J Nurs 2006; 15(11):S17-23.
5. Calabresi F. Combattere il dolore per combattere senza dolore. Genova: Forum Service Editore, 1996.
6. Franks PJ, Moffat CJ, Oldroyd M, et al. Community leg ulcer clinics: effect on quality of life. Phlebology 1994, 9: 83-6.
7. Stella L, Pellegata G, Capucci R, et al. Medicina del dolore. Lucca: J Medical Books; 1996: 25-31.
8. Briggs M, Torra i Bou JE. Guida al contenimento del dolore in sede di cambio della medicazione, EWMA, 2002.