Danno tissutale del padiglione auricolare destro da ipoperfusione periferica, correlata a pronazione in bambina affetta da grave insufficienza respiratoria in polmonite virale da virus respiratorio sinciziale. Ripristino della perfusione locale, gestione del dolore e trattamento della lesione

Riassunto Gli autori  descrivono il caso di una bambina di 15 mesi ricoverata per grave insufficienza respiratoria in polmonite virale da virus respiratorio sinciziale, sottoposta…

Leggi tutto Danno tissutale del padiglione auricolare destro da ipoperfusione periferica, correlata a pronazione in bambina affetta da grave insufficienza respiratoria in polmonite virale da virus respiratorio sinciziale. Ripristino della perfusione locale, gestione del dolore e trattamento della lesione

La casa sul mare

RIASSUNTO

Il caso clinico descrive la guarigione da un dolore articolare e muscolare psicogeni (lo si potrebbe meglio definire con una terminologia psichiatrica: sintomo da conversione isterica), trattato con agopuntura. Nel corso delle sedute sono state annotate le immagini evocate in stato di rilassamento indotto dall’agopuntura, fino alla risoluzione del sintomo somatico per il quale la paziente si era rivolta al medico. Si intende mostrare come dietro un sintomo (di conversione) solo apparentemente banale si celino svariati mondi e stratificazioni di significato.
Che l’agopuntura faciliti la capacità di immaginazione è una conferma della fondamentale unità dell’energia profonda che si manifesta in superficie nelle due modalità corporea e psichica, cioè nelle funzioni organiche e nei vari ‘psichismi’ ed emozioni legate agli organi e ai visceri, come è ben descritto nella medicina tradizionale cinese, nella nostra medicina psicosomatica o nella simbologia del corpo della psicologia analitica.

Parole chiave: agopuntura, dolore articolare, dolore muscolare, dolore psicogeno, medicina tradizionale cinese, medicina psicosomatica, psicologia analitica.
Ricevuto il 22 gennaio 2018
accettato dopo revisione il 6 febbraio 2018

Leggi tutto La casa sul mare

CRPS-I di origine neoplastica trattata tramite posizionamento di cateterino perineurale: case report

RIASSUNTO
Descriviamo il caso di una paziente con sindrome dolorosa regionale complessa di tipo I (CRPS-I), a livello dell’arto superiore sinistro, secondaria a infiltrazione del plesso brachiale sinistro da carcinoma mammario, trattato con blocco del plesso brachiale, continuo, per via infraclaveare.
PAROLE CHIAVE: sindrome dolorosa regionale complessa, blocco del plesso brachiale, continuo per via infraclaveare, carcinoma mammario.

Leggi tutto CRPS-I di origine neoplastica trattata tramite posizionamento di cateterino perineurale: case report

Utilizzo della Vacuum Assisted Closure Therapy (VAC Therapy)

RIASSUNTO

Viene descritto il caso di un paziente diabetico che ha subito l’asportazione delle dita del piede destro per la comparsa di un’infezione che si è diffusa tra le stesse. Al fine di migliorare le condizioni della ferita, che con l’ausilio di medicazioni tradizionali non ha ricevuto benefici, è stato applicato un regime di Vacuum Assisted Closure Therapy (V.A.C Therapy). Già nell’arco di tre sostituzioni della medicazione si sono potuti riscontrare i notevoli benefici che la lesione ha tratto da questa medicazione avanzata.
Parole chiave: piede diabetico, infezione, cura delle ferite, VAC Therapy

Leggi tutto Utilizzo della Vacuum Assisted Closure Therapy (VAC Therapy)

Il controllo del dolore nelle ferite difficili: approccio multimodale

RIASSUNTO
I pazienti con ferite croniche difficili sono una popolazione spesso inopportunamente considerata e scarsamente trattata dalla medicina antalgica. Solo il 6% dei casi di dolore severo associato a ulcere croniche riceve un’adeguata pianificazione analgesica, sebbene il 75% di questi pazienti riferisca un dolore intollerabile. Sono stati trattati e seguiti 5 pazienti (3 donne, 2 uomini di età media 70,8±14,6). Il rilevamento del NRS al Tb è stato 9±1. Tutti trattati con oppioidi forti e/o deboli e adiuvanti per un dolore di tipo misto (nocicettivo/neuropatico). Alla prima visita veniva raccolta l’anamnesi generale e algologica e introdotto un narcotico a rilascio controllato (ossicodone CR/buprenorfina sublinguale o TTS) per il dolore continuo (NRS ≥7 -10) e veniva riportata la frequenza e l’intensità degli episodi di dolore incidente (DEI) e del dolore alla medicazione della ferita, al fine di introdurre un agente a rilascio immediato (tramadolo IR 50mg) e pregabalin ove fosse presente una importante componente neuropatica dell’algia. Durante i successivi follow-up sono stati monitorati il valore del NRS score, l’aumento del dosaggio di ossicodone CR, di tramadolo, la frequenza e la riduzione di intensità del DEI, prime manifestazioni e severità degli effetti collaterali. Sono stati valutati anche: qualità della vita, del sonno, miglioramenti dell’umore, facilità nel debridement, tollerabilità del farmaco. Il confronto tra NRS-score è risultato migliorato, così come il controllo del DEI. Non sono stati riportati effetti collaterali significativi. Soddisfacente la QoL ed il controllo del dolore durante la medicazione della ferita. Un approccio multimodale è di cruciale utilità nel controllo del dolore da ferite difficili. Come si evidenzia nella esperienza riportata, sono necessari oppioidi e adiuvanti che possano sinergicamente contrastare sia il dolore continuo che incidente con netto miglioramento della qualità della vita dei pazienti a fronte di una eccellente tollerabilità del trattamento e accettazione del piano terapeutico.

Parole chiave: ulcera cronica dolorosa, oppioidi

Leggi tutto Il controllo del dolore nelle ferite difficili: approccio multimodale