Il dolore nel mondo animale: un’altra categoria di pazienti non verbalizzanti

RIASSUNTO

Gli animali, così come i pazienti umani non verbalizzanti, non sono in grado di esprimere a parole la presenza di dolore, ma, esattamente allo stesso modo degli uomini, sono in grado di provarlo e di subirne tutte le conseguenze: un dolore non controllato e prolungato ha infatti effetti sfavorevoli anche negli animali, potendone compromettere le capacità di guarigione e la qualità della vita. Il trattamento del dolore dovrebbe pertanto rappresentare una componente essenziale anche delle cure veterinarie, ma la difficoltà nell’individuare nell’animale la presenza di stati algici limita spesso l’applicazione di una appropriata terapia antalgica. La comunità scientifica si sta pertanto adoperando affinché tale limite possa essere superato: se si arrivasse a delineare delle linee guida diagnostiche e terapeutiche applicabili per il controllo del dolore animale, si farebbe un grande passo avanti nel garantire anche a questa classe di pazienti il diritto di non soffrire.

PAROLE CHIAVE: animali, CeSDA, diagnosi, dolore

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