Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) e terapia algologica: indicazioni per il loro corretto utilizzo

RIASSUNTO
Pur essendo fra loro eterogenei per struttura chimica, i Farmaci Antinfiammatori non Steroidei (FANS) costituiscono un gruppo omogeneo per quanto riguarda gli effetti farmacologici. Essi, infatti, oltre ad agire come antinfiammatori, hanno anche attività analgesica e antipiretica, proprietà che li rendono farmaci di vasto impiego clinico. Queste caratteristiche farmacologiche, insieme all’aumentata prevalenza nelle popolazioni occidentali di malattie infiammatorie croniche, hanno avuto come conseguenza un incrementato uso di FANS negli ultimi decenni, tanto da rappresentare oggi circa l’8% delle prescrizioni totali. Nonostante la grande maneggevolezza dei FANS, la comparsa di effetti collaterali epatici, renali, cardiocircolatori e gastrointestinali sono assai frequenti. In particolare, i danni gastrointestinali da FANS rappresentano un’importante causa di mortalità e soprattutto il più comune motivo di ricovero per eventi avversi a farmaci; pertanto è auspicabile la prescrizione dei FANS quando realmente necessario, così da ridurre o prevenire gli effetti collaterali.

Parole chiave: effetti collaterali, FANS, linee guida, meccanismo d’azione

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Gestione domiciliare del dolore nel paziente pediatrico sottoposto a sistema di allungamento osseo secondo il metodo Ilizarov

RIASSUNTO
Il sistema di fissazione esterno circolare per l’allungamento osseo, messo a punto da ilizarov, ha una sua indubbia efficacia, soprattutto nei casi di dismetria degli arti. Il dolore associato a questa metodica può sommarsi all’insieme delle menomazioni che questi pazienti devono sopportare prima del ritorno ad una funzionalità dell’arto quanto più possibile vicina alla normale fisiologia. Pertanto il trattamento del dolore è di fondamentale importanza, soprattutto nella gestione domiciliare del paziente.

Parole chiave: allungamento osseo, sistema di fissazione esterno secondo Ilizarov, trattamento del dolore nel paziente pediatrico

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Oligoanalgesia, oppio-fobia e Legge 38/2010

RIASSUNTO

Nel corso degli anni l’attenzione al problema dolore è stata sempre maggiore: sono attualmente disponibili diverse linee guida (OMS, ESMO, SIAARTI), numerosi farmaci per il controllo del dolore e provvedimenti normativi atti a promuovere l’impiego di analgesici, soprattutto degli oppiacei, nell’ambito della terapia del dolore. Nonostante queste iniziative, sia in ospedale che sul territorio, una frazione consistente della popolazione continua ad avere dolore: stime di prevalenza presenti in letteratura mostrano che tra il 48 e il 63% dei pazienti riferisce dolore, con picchi dell’80% nei pazienti oncologici in stadi avanzati o terminali della malattia.

Parole chiave: inadeguato trattamento del dolore, Legge 38/2010, oligoanalgesia, oppio-fobia

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Gestione del dolore in una paziente HIV positiva, affetta da cefalea secondaria: caso clinico

RIASSUNTO

La comparsa di cefalea in pazienti HIV-positivi è una delle condizioni morbose che conduce il paziente alle cure mediche. Il trattamento può essere sottovalutato e reso difficoltoso dal rischio di interazioni e reazioni avverse, dalla storia di abuso di sostanze di questi pazienti e dalla presenza di comorbidità. Il caso clinico descritto evidenzia la necessità di utilizzare in prima linea farmaci non oppiacei per il trattamento del dolore acuto in questi pazienti, ricorrendo soltanto in caso di dolore severo o insuccesso delle terapie precedenti, ad oppiacei forti, da somministrare per il minor tempo e al minor dosaggio possibile.
cefalea, dolore, paziente HIV-positivo

Parole chiave: cefalea, dolore, paziente HIV-positivo

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Le sfide cliniche nella gestione del dolore oncologico: il dolore episodico intenso – Prima parte

RIASSUNTO

Nella gestione del dolore oncologico il”breakthrough pain” e il dolore episodico (BT/EP) costituiscono una vera e propria sfida. Il BT/EP viene descritto come un dolore severo acuto che si verifica nel corso della terapia antalgica. La patogenesi del BT/EP non è chiara ed è multifattoriale. Crisi di dolore ad alta frequenza sono verosimilmente correlate a basse concentrazioni plasmatiche di oppioidi al basale. In passato, il BT/EP veniva trattato empiricamente con una dose di “soccorso” di oppioide già somministrato per il dolore persistente, corrispondente a un sesto del dosaggio giornaliero. Recentemente questa strategia è stata rivista. Il BT/EP rappresenta una grande sfida nel trattamento del dolore; oggi il lavoro degli esperti è focalizzato sulla definizione e sulle caratteristiche del BT/EP, nel tentativo di ridurre al minimo l’impatto negativo di questa condizione sulle condizioni psico-fisiche dei pazienti.

Parole chiave: breakthrough pain/dolore episodico intenso, definizione, dolore oncologico, strumento di valutazione

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