L’impatto sociale del dolore cronico

L’iniziativa “Road Map Monitor 2011”

Nel maggio 2011 nasceva l’iniziativa “Road Map for Action”, il risultato più importante della campagna SIP – “Societal Impact of Pain”, una campagna di sensibilizzazione sull’impatto sociale del dolore cronico promossa nel 2010 dalla Federazione Europea delle Associazioni per lo Studio del Dolore (European Federation of IASP® Chapters – EFIC®), con la collaborazione di Grünenthal Germania. Per elaborare il Road Map Monitor è stato ha chiesto a più di 55 associazioni di pazienti, società scientifiche e gruppi che hanno aderito alla Road Map, di rispondere a un questionario elaborato sulla base dei sette punti chiave elencati nel box a fianco, con l’intendimento di segnalare i problemi di ogni nazione nel realizzare una strategia che assicuri l’adeguato trattamento dei pazienti con dolore cronico, per fornire ai governi europei dei punti di riferimento sulle singole politiche nazionali per la cura del dolore, favorire e accelerare la condivisione delle soluzioni organizzative qualitativamente migliori ed efficaci.
Questi i risultati:

  • in molti Paesi europei è presente una piattaforma per assicurare un adeguato trattamento, ma deve ancora essere consolidata una cooperazione con le associazioni di pazienti,
  • in generale manca un riconoscimento da parte delle autorità nazionali del diritto al cittadino per l’accesso a un’adeguata cura, regolamentata da una normativa,
  • l’accesso del paziente al processo di cura (diagnosi, trattamento, cura) non è adeguato,
  • la medicina del dolore è tra gli insegnamenti obbligatori del corso di medicina solo in due nazioni e servono con urgenza esperti algologi,
  • serve una campagna educativa rivolta al grande pubblico sulla patofisiologia del dolore,
  • sono poche le iniziative delle autorità per rafforzare la ricerca e la comprensione della quantificazione dell’impatto sociale del dolore e del carico che rappresenta per il sistema sanitario e sociale e lavorativo. E questo fatto rallenta il progresso nella cura del dolore a lungo termine,
  • in pochi casi sono state incrementate strategie per assicurare un trattamento tempestivo (diagnosi precoce e prevenzione secondaria),
  • nel futuro deve essere avviato a livello locale un processo per la ricerca di consenso che integri interessi e competenze dei gruppi rappresentati nella piattaforma SIP a livello europeo (associazioni per lo studio del dolore, associazioni di pazienti, professionisti coinvolti, siano essi economisti, amministratori ecc.).

I sette punti chiave della “Road Map”:

  • riconoscimento del dolore quale condizione che incide fortemente sulla qualità della vita dei pazienti,
  • disponibilità delle informazioni e accesso alla diagnosi e al trattamento del dolore,
  • aumento della consapevolezza sull’impatto che il dolore cronico e la cura del dolore hanno a livello clinico, economico e sociale,
  • aumento della consapevolezza sull’importanza della prevenzione, della diagnosi e del trattamento del dolore,
  • incrementare la ricerca sul dolore,
  • costruire una piattaforma nell’ambito dell’UE per il confronto e la condivisione delle best practice,
  • realizzare un monitoraggio sul trattamento del dolore servendosi della piattaforma comune europea.