Strumenti e metodi di accertamento del dolore in Terapia Intensiva: indagine in 173 unità Italiane

RIASSUNTO
Introduzione: il dolore è un problema rilevante in terapia intensiva. Il primo passo per una corretta gestione è la sua valutazione. Il monitoraggio di parametri fisiologici e la valutazione delle risposte comportamentali agli stimoli dolorosi sono stati proposti già da molti anni per l’accertamento della presenza di dolore nel paziente critico.
Materiali e metodi: è stata condotta un’indagine osservazionale trasversale coinvolgendo le terapie intensive (TI) italiane aderenti al Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva (GiViTi), con la richiesta di documentare con quali strumenti o metodi di accertamento viene valutato il dolore nella propria unità operativa. Abbiamo a priori definito come adeguato l’utilizzo delle scale Behavioral Pain Scale e Critical-Care Pain Observation Tool.
Risultati: 173 TI hanno accettato di partecipare all’indagine. L’utilizzo di scale idonee a valutare il dolore nei pazienti durante ventilazione meccanica risulta abituale solo nel 24% delle rispondenti. Il 55% delle TI utilizza solo scale soggettive quantitative (VAS o NRS), mentre il restante 21% utilizza solo scale soggettive o si basa su i parametri vitali per la valutazione del dolore.
Discussione: nei pazienti che non sono in grado di esprimere il livello di dolore percepito, la Behavioral Pain Scale o la Critical-Care Pain Observation Tool consentono un’affidabile valutazione di dimostrata efficacia. Tuttavia nel contesto delle TI che hanno risposto alla nostra indagine l’utilizzo di tali scale di valutazione risulta limitato.
Conclusioni: Nelle TI italiane è ad oggi ancora scarso l’utilizzo di scale oggettive non verbali per la valutazione del dolore in pazienti sottoposti a ventilazione meccanica.
PAROLE CHIAVE: dolore, terapia intensiva, valutazione.

Ricevuto il 27 luglio 2015
Accettato dopo revisione il 28 aprile 2016
Pain Nursing Magazine 2016; 5: 29-34
DOI: 10.19190/PNM2016.1ao29

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Il dolore durante il cambio della medicazione nei pazienti con ulcera agli arti inferiori

RIASSUNTO
“Il dolore è una spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata ad un danno tissutale reale o potenziale e descritta in termini di tale danno”. (1)
Obiettivi: conoscere le cause che provocano dolore durante il cambio della medicazione e individuare le strategie che il paziente mette in atto per ridurre il dolore.
Materiali e metodi: campione di 100 pazienti portatori di ulcere agli arti inferiori ricoverati nel reparto di Chirurgia vulnologica/ferite difficili dal 1/6/15 al 31/8/15. Lo studio è di tipo quali-quantitativo. Nel questionario somministrato: informazioni relative al paziente, all’eziologia della lesione, tempo di insorgenza, la medicazione utilizzata. Nella seconda sezione: valutazione del dolore, nel quotidiano e nel cambio della medicazione, le cause, le strategie che il paziente mette in atto.
Risultati: i pazienti intervistati indicano la detersione della ferita come principale causa di dolore (43%), seguita dall’aderenza della medicazione (25%) e dalla sua essiccazione (17%). Alcuni pazienti indicano le medicazioni con garza, le medicazioni adesive e la paura di farsi male. Tra i pazienti intervistati, il 53% dichiara di non fare nulla per alleviare il dolore e il 42% irriga la medicazione da sostituire. Il 3% assume analgesici prima del cambio medicazione, il 2% utilizza un anestetico locale.
Conclusioni: il dolore non è semplicemente il prodotto finale di un sistema di trasmissione sensoriale, bensì un processo dinamico con continue e complesse interazioni tra sistema nervoso (organismo) e fattori esterni.
PAROLE CHIAVE: dolore, medicazione, ulcere.

Ricevuto il 24 marzo 2016
Accettato dopo revisione il 28 aprile 2016
Pain Nursing Magazine 2016; 5: 35-37
DOI: 10.19190/PNM2016.1ao35

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Simulated mindfulness meditation: a major breakthrough in the management of chronic pain

ABSTRACT
One of the most important challenges facing nursing today is providing proper pain management for patients suffering from chronic pain (1). According to recent surveys 100 million US adults suffer from chronic pain (2) and one in five people in Europe and developing countries are affected (3). As a result of the strong psychological component of pain perception, supplemental use of non-pharmacological analgesic techniques, such as mindfulness meditation, have proved highly effective (6). This literature review describes mindfulness meditation as an effective and affordable method to alter the pain experience and improve the quality of nursing care.
KEYWORDS: chronic pain, mindful meditation, nursing education, virtual reality

Received on January 11, 2016
Accepted on January 19, 2016
Pain Nursing Magazine 2016; 5: 38-43
DOI: 10.19190/PNM2016.1ra38

RIASSUNTO
Una delle più importanti sfide che oggi coinvolgono l’infermieristica è fornire un appropriato trattamento del dolore cronico (1). Secondo recenti indagini 100 milioni di adulti americani soffrono di dolore cronico (2) e ne è affetta una persona su cinque in Europa e nei Paesi in via di sviluppo (3). La percezione del dolore è legata a una forte componente psicologica; l’utilizzo di tecniche analgesiche non-farmacologiche, come la meditazione, ha dimostrato una elevata efficacia (6). Questa revisione della letteratura descrive la meditazione di consapevolezza quale efficace ed economico metodo per modificare l’esperienza dolore e migliorare la qualità della vita.
PAROLE CHIAVE: dolore cronico, meditazione di consapevolezza, formazione infermieristica, realtà virtuale

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Eziologia, valutazione e prevenzione del dolore pelvico cronico nelle donne affette da patologia infiammatoria pelvica: rassegna della letteratura

RIASSUNTO
La patologia infiammatoria pelvica (PID, pelvic inflammatory disease), è una tra le più comuni condizioni ginecologiche che causano dolore pelvico cronico e colpisce prevalentemente donne giovani e in età fertile, sessualmente attive, in una fascia di età prevalentemente compresa da quindici a ventinove anni.
Questa rassegna mira a sintetizzare l’eziologia, la valutazione del dolore e la prevenzione della patologia infiammatoria pelvica in correlazione alla PID, mettendo in evidenza l’importanza della prevenzione e dell’educazione nei comportamenti sessuali, soprattutto in ambito territoriale.
La promozione della salute, la riduzione del rischio e la prevenzione delle malattie sono concetti fondamentali ed attività essenziali nella pratica di infermieristica avanzata, considerando tali come parte integrante della pratica nelle cure primarie, ed educando così le donne al riconoscimento precoce del sintomo per ridurre il rischio ed evitare i danni conseguenti nelle attività di vita quotidiana. La salute delle donne, la gestione del dolore e la consapevolezza pubblica e professionale sono aspetti di grande rilevanza in ambito sia sanitario sia sociale, dove l’obiettivo principale è educare ad un sano comportamento sessuale ad ogni età.
PAROLE CHIAVE: dolore pelvico cronico, donne, patologia infiammatoria pelvica.
Ricevuto il 16 marzo 2016
Accettato dopo revisione il 17 aprile 2016
Pain Nursing Magazine 2016; 5: 44-46
DOI: 10.19190/PNM2016.1ra44

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