Valutazione del dolore nell’assistito con decadimento cognitivo nei dipartimenti di emergenza-urgenza: revisione narrativa della letteratura

Introduzione

La prevalenza attuale delle forme di deficit cognitivo, in Italia, è stimata attorno al milione di persone. Nei dipartimenti di emergenza-urgenza risulta spesso complicato valutare correttamente il dolore in questa categoria di persone, a causa della mancanza di strumenti universalmente accettati e di formazione degli operatori: esistono in letteratura almeno 28 strumenti comportamentali di misurazione del dolore (1). Anche di fronte a cadute o fratture note, infatti, questa popolazione è a rischio di sottostima e management inadeguato del dolore (2,3). La letteratura sembra inoltre suggerire l’utilizzo delle scale di self-report nelle persone che presentano valori di Mini Mental State Examination (MMSE) maggiori di 10 punti: lo studio di Lukas et al. (4) ha dimostrato un’adeguata valutazione del dolore attraverso la Numerical rating scale (NRS) nel 75% degli anziani con decadimento cognitivo lieve mentre la percentuale si abbassa in presenza di decadimento cognitivo moderato o severo. In questa categoria di assistiti sembra rendersi necessaria la valutazione del dolore attraverso scale comportamentali od osservazionali (5). Nonostante l’uso di questi strumenti sia validamente documentato, le informazioni sul loro utilizzo e impatto nei dipartimenti di emergenza-urgenza sono ancora limitate.

L’obiettivo di questa revisione è pertanto quello di identificare lo stato dell’arte nella valutazione del dolore nelle persone con decadimento cognitivo nei dipartimenti di emergenza-urgenza e identificare (qualora esistente) lo strumento più adatto a valutare correttamente e in maniera puntuale il dolore nel setting assistenziale considerato.

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