Dolore e salute mentale

Riconoscere e affrontare il dolore nei contesti e nelle politiche di salute mentale è essenziale per soddisfare al meglio i bisogni delle persone affette sia da dolore che da condizioni di salute mentale. Sotto l’egida della piattaforma Societal Impact of Pain (SIP), un gruppo di dieci organizzazioni europee di professionisti e pazienti ha sviluppato una dichiarazione congiunta sullo stretto legame tra dolore e salute mentale. Le nove raccomandazioni invitano i policy maker nazionali e dell’UE a garantire che una serie di aspetti legati al dolore e alla salute mentale siano riconosciuti nella politica sanitaria

In Europa vivono circa 740 milioni di persone, la maggior parte delle quali sperimenta un episodio di forte dolore in un certo momento della vita. Per circa il 20%, il dolore persiste per più di tre mesi e sarà un dolore cronico. Pertanto, possiamo dire che 150 milioni di persone soffrono di dolore cronico in tutta Europa, un numero corrispondente alla popolazione di Francia e Germania messe insieme. Il dolore cronico è più diffuso nelle donne che negli uomini, con alcune stime che suggeriscono che le donne hanno il doppio delle probabilità di soffrire di dolore cronico rispetto agli uomini.

Di questo si è parlato il 10 ottobre 2023, in occasione di un evento del Parlamento europeo intitolato “Pain and Mental Health: A Societal Impact of Pain (SIP) Event”. L’incontro è stato ospitato dagli eurodeputati Marianne Vind e Tomislav Sokol, hanno partecipato la European Pain Federation, rappresentanti della Pain Alliance Europa, la European Psychiatric Association, l’EFNA , la Federation of Neurological Associations, la World Physioterapy – Europe region, la European Cancer Organization e altre associazioni.

Condizioni di salute mentale e dolore cronico spesso coesistono e si influenzano a vicenda, creando un circolo vizioso di disabilità. Sia il dolore che le condizioni di salute mentale causano una ridotta qualità della vita, mobilità e partecipazione sociale nel corso della vita. Se trattato in modo isolato, il trattamento delle condizioni di salute mentale ha meno successo se i pazienti hanno anche dolore cronico, e il trattamento del dolore cronico ha meno successo se i pazienti hanno anche una condizione di salute mentale. Sfortunatamente, il dolore non viene valutato o affrontato di routine nelle persone con problemi di salute mentale. Allo stesso tempo, condizioni di salute mentale come la depressione sono spesso non precisamente riconosciute e quindi sottotrattate nelle persone con dolore cronico.

È stata pubblicata una dichiarazione congiunta che riportiamo qui di seguito, sintetizzata in nove raccomandazioni:

  1. Includere una valutazione dell’interferenza del dolore nelle persone che vivono con condizioni di salute mentale, come depressione maggiore, ansia, disturbo bipolare, schizofrenia, psicosi e disturbi da uso di sostanze.
  2. Integrare meglio i servizi di salute mentale e del dolore e invece di trattarli isolatamente e separatamente.
  3. Assegnare finanziamenti adeguati alla ricerca sul rapporto tra salute mentale e dolore.
  4. Dare un accesso tempestivo ai programmi di gestione del dolore per le persone ad alto rischio di sviluppare dolore cronico e per coloro che soffrono di dolore cronico, come programma preventivo per la salute mentale.
  5. Formare gli operatori sanitari sulla forte relazione bidirezionale tra dolore ed esiti sulla salute mentale.
  6. Coinvolgere nello sviluppo di servizi integrati le persone che hanno vissuto esperienze di malattie caratterizzate dal dolore e problemi di salute mentale.
  7. Riconoscere che buone condizioni di lavoro possono avere un impatto positivo sul benessere fisico e mentale e quindi, prevenire l’assenza dal lavoro e incoraggiare il reinserimento nel lavoro e l’adattamento delle persone che convivono con il dolore e/o con problemi di salute mentale.
  8. Garantire che i fattori biologici, psicologici e sociali del dolore siano affrontati in modo esaustivo nelle politiche di salute mentale, al fine di rispondere ai bisogni delle persone che vivono con entrambe le problematiche.
  9. Sostenere un cambiamento culturale in tutti i Paesi, per ridurre lo stigma nelle conversazioni pubbliche e private sull’argomento salute mentale e dolore, attraverso campagne di sensibilizzazione, comprese campagne mirate specificamente a operatori sanitari, così come verso il pubblico in generale.

Il video report dell’evento è su YouTube 

 

I collaboratori del progetto

banner SIP Societal Impact of Pain

Qualche breve informazione sul progetto Societal Impact of Pain

La piattaforma “Societal Impact of Pain” (SIP) è una partnership multi-stakeholder guidata dalla European Pain Federation EFIC e dalla Pain Alliance Europe (PAE), nata per far crescere la consapevolezza sul dolore e sul cambiamento delle politiche per il dolore. La responsabilità scientifica del progetto è dell’EFIC e la direzione strategica del progetto è definita da entrambi i partner. Le aziende farmaceutiche Grünenthal GmbH e GSK sono gli sponsor principali della piattaforma Societal Impact of Pain (SIP)

La piattaforma offre opportunità di discussione e interazione tra operatori sanitari, associazioni di pazienti, rappresentanti delle autorità sanitarie, legislative e decisori di strategie economiche

Contatti: Angela Cano Palomares, Project Manager, Societal Impact of Pain (SIP) Europe, presso European Pain Federation – angela.palomares@efic.org
Deirdre Ryan, Presidente di Pain Alliance Europe – info@pae-eu.eu