Quando il dolore si rende “monumento”

Giulia Monanni
Psicologa e Psicoterapeuta in formazione presso l’Istituto di Psicoterapia Relazionale (IPR) di Rimini

Modalità di reazione al dolore cronico e la gestione delle sue conseguenze: la catastrofizzazione come limite e risorsa intraindividuale e sociale

“Concediti un momento di dolore quando le sventure della vita ti visitano. Tuttavia, non trascorrere le tue giornate nella costruzione di un monumento in loro onore.” (Dodinsky)

Quando il letterato Dodinsky scrive questa frase utilizza il termine dolore in modo estremamente generico. Egli, infatti, parla addirittura di “momento” riferendosi ad esso, come un qualcosa di passeggero. Vale per tutti i dolori questa finitudine temporanea? E soprattutto, cosa intende dire quando consiglia al lettore di evitare la costruzione di un monumento in onore di quel dolore? Si può parlare univocamente di dolore generico?

Cercherò di partire dall’inizio.

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Come citare l’articolo: Monanni G.  Quando il dolore si rende “monumento”. Pain Nursing Magazine 2023;12(3):40-43