Identificazione di diagnosi infermieristiche NANDA-I e ICNP specifiche per la terapia intensiva: articolo pubblicato su rivista ANIARTI

Segnaliamo con piacere l’articolo che vede come coautore il prof. Roberto Latina.
Potete trovare l’articolo completo nel sito della rivista Scenario, organo ANIARTI Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica.
Questo l’abstract:

Introduzione: Negli ultimi anni, è emersa la necessità di utilizzare terminologie standardizzate per descrivere il processo di nursing e l’attività infermieristica. I linguaggi sono basati su evidenze scientifiche, garantendo continuità assistenziale al paziente e maggiore visibilità della professione. In questo studio vengono identificate le diagnosi infermieristiche, secondo tassonomia NANDA-I (North American Nursing Diagnosis Association International) e ICNP (Classificazione Internazionale per la Pratica Infermieristica), più utilizzate nel contesto specifico della terapia intensiva per adulti.

Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura scientifica di tipo Scoping Review tra marzo e novembre 2022. Sono stati inclusi gli studi primari pubblicati tra il 2012 e il 2022, provenienti da tre differenti banche dati, escludendo campioni di pazienti affetti da COVID-19 o con dati aggregati di diversi contesti assistenziali.

Risultati: sono stati selezionati 9 articoli che rispondevano al quesito riguardo alla tassonomia NANDA-I, mentre nessun articolo è stato incluso per il linguaggio ICNP. Nei 9 articoli veniva analizzato un campione totale di 817 pazienti provenienti da Brasile, Italia e Turchia. In questo studio le diagnosi NANDA-I incluse sono state 44, tra cui le più utilizzate: “(00004) Rischio di infezione”, “(00047) Rischio di integrità cutanea compromessa”, “(00030) Scambi gassosi compromessi”. Sono riassunti nell’articolo i dati di frequenza delle diagnosi risultate più comuni nel contesto assistenziale analizzato.

Discussione: gli infermieri pongono grande attenzione alla prevenzione, formulando spesso diagnosi di rischio in aggiunta a quelle reali. Tuttavia, si è evidenziata una tendenza a considerare maggiormente i bisogni fisiologici, tralasciando la sfera emozionale, spirituale e relazionale del paziente.

Conclusioni: Lo studio ha risposto al quesito di ricerca per le diagnosi NANDA-I, mentre non ha portato risultati, evidenziando un’area grigia per le diagnosi ICNP. Studi futuri saranno necessari per creare sottoinsiemi di diagnosi infermieristiche NANDA-I specifici per la terapia intensiva per adulti, al fine di ottimizzare l’uso dei linguaggi standardizzati in tale contesto assistenziale.