La continuità assistenziale nel monitoraggio e controllo del dolore cronico oncologico: una esperienza di integrazione ospedale-territorio nell’Azienda USL di Ravenna

Obiettivi

Questo studio si propone di descrivere il progetto di miglioramento del “monitoraggio e controllo del dolore” . Nello specifico, il progetto si propone di elaborare e sperimentare una linea guida aziendale sulle raccomandazioni per il controllo del dolore oncologico e di elaborare e sperimentare strumenti integrati, medico-infermieristici e ospedale-territorio, per il monitoraggio del dolore cronico oncologico. L’obiettivo dello studio è quello di ottenere un miglioramento nella gestione del dolore cronico oncologico attraverso un monitoraggio sistematico con la scala numerica NRS (Numerical Rating Scale) e un controllo del sintomo dolore ad un livello corrispondente al dolore assente-lieve ( 0-3).

Materiali e metodi

Il progetto di miglioramento “monitoraggio e controllo del dolore” ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro (GLAM=Gruppo Lavoro Aziendale Multidisciplinare). Il gruppo di lavoro ha elaborato la linea guida aziendale e gli strumenti. La popolazione di studio individuata dal gruppo è composta dagli utenti che accedono alle UU.OO. del Dipartimento Oncologico ed Ematologico e dei Servizi di Assistenza Domiciliare dell’Azienda USL Ravenna. Il progetto ha preso avvio nel 2006 con l’istituzione del GLAM, con la stesura, presentazione e successiva sperimentazione. La prima valutazione del progetto è avvenuta nell’ottobre 2006 e la successiva ad aprile 2008. Sono stati somministrati gli strumenti informativi e operativi elaborati dal gruppo nel rispetto della linea guida aziendale: opuscolo informativo, diario del dolore, scheda infermieristica del dolore, scheda dei fattori produttivi (interventi infermieristici svolti in autonomia, per es., utilizzo di bevande calde, massaggio ecc.).

Risultati

Il gruppo di lavoro ha definito degli indicatori e fra quelli più significativi si riportano:

1) rispetto al campione di assistiti presi in carico nel periodo di riferimento nelle degenze onco-ematologiche e nell’hospice, alla prima verifica (anno 2006, totale del campione 14 assistiti) si è rilevata evidenza di valutazione dell’intensità del dolore. Nel 64% del campione è stato rilevato dolore moderato-severo e nel 36% dolore lieve. Alla seconda verifica (2008, totale del campione 24 assistiti) il 96% degli assistiti presentava dolore lieve e il 4% dolore moderato.

2) Rispetto al campione di assistiti presi in carico nel periodo di riferimento nei day hospital oncoematologici alla prima verifica, su un campione di 21 assistiti, il 57% ha presentato dolore lieve e il 43% dolore moderato-severo. Alla seconda verifica il 73% ha presentato dolore lieve, il 7% dolore moderato-severo e nel 20% non c’è stata evidenza di valutazione del dolore.

3) Rispetto al campione di assistiti in carico all’assistenza domiciliare la verifica è stata svolta nel 2008, andando ad esaminare tutte le cartelle chiuse, aperte nel 2006 e chiuse successivamente. Su un campione di 34 cartelle chiuse gli assistiti che alla presa in carico a domicilio hanno espresso un dolore moderato severo rappresentano il 32% mentre i restanti hanno manifestato dolore lieve o assente.

4) Rispetto all’evidenza dell’utilizzo dei fattori produttivi a domicilio è risultato, nel campione delle 34 cartelle chiuse, che i fattori che più frequentemente diminuiscono la percezione del dolore sono il sonno-riposo e quelli che l’aumentano sono le luci e rumori.

5) Rispetto alla evidenza di concordanza della terapia, nei pazienti in carico alla degenza oncologica che hanno presentato dolore episodico intenso (DEI), e la scala analgesica OMS, alla prima verifica su un campione di 33 casi di DEI esaminati, l’88% ha dimostrato concordanza e il 12% non concordanza, mentre alla seconda verifica risultava il 100% della concordanza..

Discussione

Le verifiche hanno dimostrato l’efficacia della valutazione e dell’autovalutazione, del monitoraggio e del controllo del dolore cronico oncologico in termini di evidenza e sistematicità. Hanno inoltre dimostrato l’elevata risposta infermieristica nell’adozione degli strumenti operativi. L’adesione nei Day Hospital è inferiore per le maggiori criticità organizzative e per il basso grado di sistematicità di autovalutazione da parte dell’assistito, imputabile alla scarsa informazione/educazione da parte del personale. Inoltre, è emersa la necessità di dotare gli infermieri di conoscenze e abilità relativamente alle tecniche complementari al trattamento farmacologico. L’evoluzione futura del progetto comporterà lo sviluppo di aree di responsabilità per gli infermieri che operano nei servizi interessati e si potrebbero porre le basi per implementare degli studi in merito all’area autonoma infermieristica.

Bibliografia

1. Scottish Intercollegiate Guidelines Network. Control of Pain in Patients with Cancer. Sign 2000; issue no. 44 (www.sign.ac.uk/pdf/sign106.pdf).

2. Nursing focus in pain management working party of the Pain Society, British IASP Chapter. Recommendations for Nursing Practice in Pain Management. 2002: 203-224, 1059-1061, 1072-1073‏.

3. Cremonini V, Guzzardi M, Suprani R. La continuità assistenziale nel monitoraggio e controllo del dolore cronico oncologico: un’esperienza di integrazione ospedale- territorio nell’Azienda USL di Ravenna. Rivista italiana di Cure Palliative 2007, n.3: 20-32.