Sindrome fibromialgica: le frontiere della ricerca sull’approccio neurocognitivo e linguistico

Intervista al prof. Schweiger, professore associato di anestesiologia, terapia intensiva e del dolore presso l’Università degli Studi di Verona

Prof. Schweiger, la fibromialgia sta diventando un argomento di sempre più grande interesse nella comunità medica per i suoi risvolti clinici e sociali. Tuttavia, la maggior parte dei medici trovano ancora difficile addentrarsi negli aspetti caratterizzanti questa sindrome. Ci vuole chiarire quali sono i punti fondamentali che devono essere conosciuti per diagnosticare correttamente la fibromialgia?

Come ha giustamente sottolineato, la fibromialgia è ancora oggetto di grandi controversie, sia mediche che sociali. Ciò deriva a mio parere da numerosi fattori, solo in parte legati alle frammentarie conoscenze di una patologia che è sempre esistita ma che è emersa prepotentemente solo negli ultimi anni all’attenzione medica. Numerosi autori hanno evidenziato come nel complesso la sindrome sia soggetta a sovra o sottodiagnosi in relazione ai contesti in cui questi pazienti vengono valutati. Inoltre, non si è dato abbastanza risalto ai criteri diagnostici riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, che peraltro sono costantemente aggiornati e rivalutati.

Quali sono tali criteri? Possono essere applicati facilmente anche da non specialisti della patologia?
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