Nursing transculturale: la valutazione del dolore nel bambino

RIASSUNTO
L’esperienza dolorosa nelle sue molteplici espressioni risulta essere un evento variabile secondo l’estrazione culturale di provenienza di ogni individuo e strettamente legata all’educazione familiare ricevuta. La valutazione del dolore è notevolmente complessa nel bambino con bagaglio culturale differente da quello occidentale e particolarmente lontano dalla cultura italiana, generando nel personale infermieristico difficoltà pratiche, a causa di una formazione carente in questo senso, che si trova a non avere strumenti validi e affidabili per una corretta valutazione del dolore pediatrico. È stato condotto uno studio da cui, attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di 30 infermieri, è emerso che se pur ritenuta necessaria una valutazione del dolore, essa non è effettuata con strumenti validi, affidabili ed appropriati all’età del bambino. Inoltre i risultati evidenziano come sia scarsamente percepito il legame tra cultura di appartenenza e dolore, rendendo la valutazione del dolore nel bambino di cultura non italiana insufficiente per un’adeguata gestione del dolore.
Parole chiave: dolore pediatrico, nursing transculturale, scale di valutazione del dolore
Ricevuto il 22 maggio 2017
Accettato dopo revisione il 9 luglio 2017
DOI: 10.19190/PNM2017.1ao22

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La scala algometrica PIPP: valutazione dell’accuratezza per la rilevazione del dolore procedurale nel neonato

RIASSUNTO
Introduzione: ad oggi sono disponibili diversi strumenti per la rilevazione del dolore procedurale nel neonato: in letteratura non è tuttavia presente una chiara indicazione sulla scala più idonea per la valutazione del sintomo. Obiettivo: l’obiettivo del lavoro è valutare l’affidabilità della scala PIPP nel rilevare il dolore procedurale nel neonato. Materiali e metodi: lo studio ha considerato 60 neonati ricoverati in TIN/Patologia Neonatale di una A.O. del Veneto tra luglio e agosto 2014. Il dolore è stato rilevato tramite scala PIPP e Pain Monitor. Discussione: dall’analisi è emerso che la scala PIPP può essere considerata moderatamente accurata ma ha scarsa sensibilità. Conclusioni: la scala PIPP risulta sottostimare il dolore da procedura.< Parole chiave: dolore, neonato, procedura dolorosa, scala PIPP

Ricevuto il 25 gennaio 2017
Accettato dopo revisione il 28 febbraio 2017
DOI: 10.19190/PNM2016.3ao121

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Focus on: pain in intensive therapy

RIASSUNTO
Introduzione: il monitoraggio di parametri fisiologici e la valutazione delle risposte comportamentali agli stimoli dolorosi sono stati proposti già da molti anni per l’accertamento della presenza di dolore nel paziente critico.
Materiali e metodi: è stato condotto uno studio qualitativo di tipo Focus Group cui ha partecipato il personale infermieristico del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ASST di Lecco. L’obiettivo è stato quello di esplorare sensazioni, esperienze ed opinioni sul problema della valutazione e gestione del dolore in area critica.
Risultati: 21 infermieri hanno partecipato alla ricerca in 2 Focus Group. Sono stati affrontati 3 temi inerenti l’obiettivo principale: maggiori difficoltà nel rilevare il dolore in Terapia Intensiva, categorie di pazienti dove il dolore è maggiormente sottovalutato, utilità di una scala non verbale in Terapia Intensiva.
Discussione: la valutazione del dolore in Terapia Intensiva risulta particolarmente complessa a causa della presenza di numerose barriere che riguardano la complessità clinica, un setting di cura non sempre ottimale e un deficit di conoscenze, da parte dei membri del team intensivo, riguardo ai sistemi di valutazione e ai protocolli di trattamento del dolore.
Conclusioni: il problema di una corretta valutazione e gestione del dolore in Rianimazione rimane pur segnalando la volontà e disponibilità al cambiamento con interventi multidisciplinari complessi.

Parole chiave: dolore, terapia intensiva, valutazione.
Ricevuto 6 maggio 2016
Accettato dopo revisione: 6 giugno 2016

DOI: 10.19190/PNM2016.2ao77

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La valutazione del dolore nel paziente adulto con diagnosi di disabilità intellettiva: validazione di uno strumento

RIASSUNTO
Introduzione: le persone affette da disabilità intellettiva presentano un elevato rischio di provare dolore. A causa della ridotta capacità di comunicare, spesso il sintomo non viene adeguatamente rilevato o trattato. La valutazione del dolore in queste persone si basa esclusivamente sull’utilizzo di scale osservazionali; la Revised FLACC, già testata in italiano su pazienti pediatrici, sembra promettente anche in questa popolazione.
Scopo: l’obiettivo di questa tesi è quello di validare la versione italiana della scala Revised FLACC, su pazienti adulti affetti da disabilità intellettiva grave.
Metodi: studio osservazionale prospettico, con somministrazione delle scale Revised FLACC e PAINAD, su un campione di convenienza costituito da 77 pazienti, con diagnosi di Disabilità Intellettiva ricoverati presso l’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone.
Risultati: utilizzando i dati raccolti con le rilevazioni, sono state calcolate la consistenza interna (alfa=0.81), la validità concorrente (rho=0.76, p<0.0001), l’affidabilità intervalutatore (rho=0.95, p<0.0001), la sensibilità e la specificità (rispettivamente 100% e 73%) e infine la stabilità test retest, che non ha evidenziato differenze statisticamente significative.
Conclusioni: l’analisi di affidabilità dello strumento ha riportato risultati soddisfacenti. Tali esiti dimostrano quindi che la scala Revised FLACC è uno strumento valido che può certamente essere d’aiuto nella pratica clinica.
PAROLE CHIAVE: disabilità intellettiva, valutazione dolore, Revised FLACC

Ricevuto il: 15 aprile 2016
Accettato il: 23 aprile 2016
Pain Nursing Magazine 2016; 5: 17-21
DOI: 10.19190/PNM2016.1ao17

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La valutazione del dolore negli anziani con deterioramento cognitivo mediante l’impiego della scala PAINAD: studio osservazionale in due case residenza

RIASSUNTO
Obiettivo: indagare i fattori che hanno influenzato la gestione del dolore nei pazienti geriatrici con deficit cognitivo valutati con scala PAINAD.
Materiali e metodi: studio osservazionale retrospettivo condotto nel biennio 2014-15 attraverso la documentazione sanitaria degli ospiti di due strutture residenziali della Regione Emilia Romagna, Italia.
Risultati: un campione di 25 ospiti è stato reclutato per un totale di 152 schede PAINAD compilate.
Conclusione: nonostante la provata efficacia della PAINAD la gestione del dolore è ben lungi dall’essere risolta. Lo studio sottolinea la centralità dell’infermiere nella gestione del dolore, la necessità di percorsi formativi interdisciplinari e ipotizza la necessità di una rivisitazione della legislazione ai fine della miglioramento della qualità dell’assistenza infermieristica.

PAROLE CHIAVE: dolore cronico, dolore acuto, gestione del dolore, scale di valutazione del dolore, assistenza infermieristica.

Ricevuto: 17 marzo 2016
Accettato dopo revisione: 2 aprile 2016
Pain Nursing Magazine 2016; 5: 22-28
DOI: 10.19190/PNM2016.1ao22

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