Rilevazione e valutazione del dolore postoperatorio nei bambini con deficit cognitivo: revisione sistematica della letteratura e meta-analisi

Nell’assistenza dei bambini con grave deficit cognitivo (CI) le difficoltà nella valutazione e nella gestione del dolore postoperatorio sono ancora molte e questi bambini hanno anche un maggior rischio di provare dolore, soprattutto durante le attività di cura quotidiana.

Come ricordano gli autori dell’articolo che segnaliamo, pubblicato sul numero di maggio dell’European Journal of Pain, il termine CI comprende un ampio spettro di situazioni, tra cui qualsiasi disabilità intellettiva o ritardo globale dello sviluppo, e descrive la condizione di un bambino il cui livello di funzionalità intellettiva e capacità adattative è significativamente al di sotto della media rispetto a un bambino di pari età  (American Psychiatric Association, 2013).  Clinicamente è quindi importante distinguere i bambini con CI che sono in grado di riferire dolore da quelli che non lo sono e utilizzare delle scale di valutazione appropriate…L’IC può essere dovuto a una varietà di condizioni cliniche tra cui paralisi cerebrale, sindromi genetiche, lesioni cerebrali traumatiche, disturbi neurodegenerativi e non c’è accordo su quale strumento di valutazione del dolore debba essere utilizzato nel contesto del dolore postoperatorio. Inoltre, tra i bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD), vi è un’elevata eterogeneità nell’espressione (o nella mancanza di espressione) del dolore: i pazienti possono presentare iper- e iposensibilità al dolore fino a nessun segno di dolore manifesto. … I primi studi su questi pazienti non hanno riportato reazioni, come espressioni facciali o riflessi di evitamento, in risposta al dolore; tuttavia, durante gli episodi dolorosi è stato registrato un aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di endorfine nel sangue rispetto ai bambini del gruppo di controllo.”

I dati analizzati
Gli autori, Anna Pizzinato, Ilaria Liguoro, Anna Pusiol, Paola Cogo, Alvisa Palese, Enrico Vidal, hanno condotto una metanalisi della letteratura per stimare il grado di affidabilità delle diverse scale di valutazione del dolore postoperatorio nei bambini con CI. La consultazione dei database PubMed, Scopus e Web of Science ha incluso gli studi pubblicati in inglese dal 1° gennaio 2000 al 1° gennaio 2022 che convalidavano e/o utilizzavano lo strumento di valutazione del dolore nei bambini (0–20 anni) con CI e che riportavano il coefficiente di correlazione intraclasse (ICC) per valutare la concordanza tra i punteggi dei caregiver e di ricercatori esterni.
Dodici gli studi inclusi (586 bambini con IC, 60% maschi; età media ponderata 9,9 anni – range 2-20). Cinque studi hanno valutato la scala NCCPC-PV (Non-Communicating Children’s Pain Checklist-Postoperative version), mentre quattro la scala FLACC (Face, Legs, Activity, Cry, Consolability) originale e rivista.
L’analisi ha mostrato un valore ICC complessivo di 0,76 (0,74–0,78) per la scala NCCPC-PV, con un indice di eterogeneità elevato (I2 = 97%) e 0,87 (0,84–0,90) per la scala FLACC, con un indice I2 discreto ( 59%).

Conclusioni e raccomandazioni
Dalla metanalisi è emerso che le scale di valutazione del dolore NCCPC-PV e FLACC  presentano la più forte evidenza di validità e affidabilità. Tuttavia, a causa dell’elevata eterogeneità degli studi disponibili, questi risultati non devono essere considerati conclusivi. Anche altre scale di valutazione del dolore come DESS, CHEOPS, NAPI, PBC e INRS devono essere ulteriormente studiate.

Nella valutazione del dolore gli operatori sanitari dovrebbero saper utilizzare le varie scale di valutazione del dolore, in particolare quando si rivolgono a bambini con IC. Inoltre, ai bambini con IC lieve dovrebbe essere data la possibilità di utilizzare una scala di autovalutazione se gli operatori sanitari sono sicuri di aver compreso appieno come utilizzare la scala adottata, mentre per i bambini con difficoltà a comunicare  dovrebbero essere raccomandati strumenti semplificati di valutazione del dolore basati sull’osservazione, sulla valutazione delle espressioni non verbali, in particolare quando non sono presenti caregiver o membri della famiglia, in situazioni di emergenza, per esempio. Dato l’alto grado di eterogeneità nelle manifestazioni cliniche tra i bambini con IC, è necessaria una serie di strategie basate sull’evidenza per una selezione e implementazione ad hoc della valutazione del dolore in questa popolazione di pazienti.

Riferimento blibliografico
Pizzinato, A., Liguoro, I., Pusiol, A., Cogo, P., Palese, A., & Vidal, E. (2022). Detection and assessment of postoperative pain in children with cognitive impairment: A systematic literature review and meta-analysis. European Journal of Pain, 26, 965– 979. https://doi.org/10.1002/ejp.1936