Gestione del dolore procedurale nella cura delle lesioni cutanee

RIASSUNTO

L’infermiere è responsabile della valutazione della lesione e del dolore ad essa connesso: la cattiva valutazione degli stessi agisce in modo sfavorevole sia nel percorso di guarigione della lesione che nel controllo del dolore, durante e dopo la medicazione. Questo articolo si pone l’obiettivo, attraverso un’analisi della più recente letteratura, di fornire informazioni, al personale infermieristico e di supporto sull’assistenza nella gestione del dolore nel paziente con lesione cutanea acuta o cronica durante la procedura di medicazione. Oggi in Italia la formazione universitaria di base e la formazione post base ,quale il Master in Vulnologia di I e II livello, offrono agli infermieri la possibilità di sviluppare conoscenze e capacità specifiche che conducono al raggiungimento di un alto livello di competenza e autonomia professionale nella cura delle lesioni.

Parole chiave: dolore procedurale, lesione cutanea

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Le sfide cliniche nella gestione del dolore oncologico: il dolore episodico intenso – Prima parte

RIASSUNTO

Nella gestione del dolore oncologico il”breakthrough pain” e il dolore episodico (BT/EP) costituiscono una vera e propria sfida. Il BT/EP viene descritto come un dolore severo acuto che si verifica nel corso della terapia antalgica. La patogenesi del BT/EP non è chiara ed è multifattoriale. Crisi di dolore ad alta frequenza sono verosimilmente correlate a basse concentrazioni plasmatiche di oppioidi al basale. In passato, il BT/EP veniva trattato empiricamente con una dose di “soccorso” di oppioide già somministrato per il dolore persistente, corrispondente a un sesto del dosaggio giornaliero. Recentemente questa strategia è stata rivista. Il BT/EP rappresenta una grande sfida nel trattamento del dolore; oggi il lavoro degli esperti è focalizzato sulla definizione e sulle caratteristiche del BT/EP, nel tentativo di ridurre al minimo l’impatto negativo di questa condizione sulle condizioni psico-fisiche dei pazienti.

Parole chiave: breakthrough pain/dolore episodico intenso, definizione, dolore oncologico, strumento di valutazione

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La possibilità di rilevare il dolore in bambini di culture diverse: indagine pilota per un nuovo strumento

RIASSUNTO

La valutazione del dolore nel bambino rappresenta un difficile banco di prova per tutti i professionisti sanitari. Il bambino è infatti un assistito particolare, è una persona in continua evoluzione fisica, psichica, cognitiva e relazionale e ciò condiziona in maniera importante sia la scelta dei metodi e degli strumenti per la valutazione del dolore che le strategie per l’uso degli stessi. Vari sono gli strumenti che la letteratura propone senza dare uniformità e interculturalità. La comunicazione è fondamentale per la professione infermieristica se si vuole valutare o trattare il dolore soprattutto nei bambini. Nell’era della globalizzazione diventa impensabile non poter comunicare adeguatamente circa un parametro così importante. Lo studio pilota presentato cerca di dare una risposta a questa necessità, per poter valutare l’intensità del dolore in maniera efficace, in più lingue, per bambini di più di 3 anni di età, con uno strumento semplice, tascabile ma anche tecnologico.

Parole chiave: bambini, dolore, infermieristica transculturale, misurazione del dolore, scala del dolore

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Anestetici locali per il controllo del dolore post-operatorio: vecchi farmaci nuovi device

RIASSUNTO

L’uso degli anestetici locali nel controllo del dolore post-operatorio trova oggi nuovi e vantaggiosi impieghi anche grazie alla diffusione di nuove strategie infusionali. La loro maneggevolezza consente inoltre di ridurre, se non addirittura evitare, l’uso di morfinici riducendo quindi gli effetti collaterali. Una delle tecniche maggiormente diffusa è l’infiltrazione continua della ferita chirurgica, nel caso di chirurgia addominale, o delle strutture capsulari, in caso di chirurgia ortopedica. È stato dimostrato che questi nuovi modelli infusionali riescono ad avere un impatto positivo sul recupero globale del paziente nel post-operatorio. La possibilità di utilizzare questa opportunità terapeutica, che non è scevra da complicanze, prevede la presenza di un reparto dotato di personale infermieristico adeguatamente formato sulle finalità e sulle caratteristiche del device, posizionato per la corretta gestione dello stesso a letto del paziente, sia durante le manovre di nursing sia durante l’attività di riabilitazione.

Parole chiave: anestetici locali, catetere infusionale, dolore post-operatorio, ferita chirurgica, infilitrazione continua

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