Il dolore fetale

RIASSUNTO

Lo sviluppo crescente di tecniche chirurgiche correttive, attuabili sul feto durante la vita intrauterina, ha portato al quesito relativo alla possibilità da parte di quest’ultimo di esperire sensazioni dolorose.
Gli studi sulle tappe evolutive del sistema nervoso evidenziano che già alla 23a settimana di gestazione esistono condizioni anatomiche minimamente sufficienti a trasmettere sensazioni dolorose dalla periferia all’encefalo, tuttavia, affinché si possa parlare di dolore, è necessario che tale percezione sia analizzata e resa cosciente dalla corteccia cerebrale.
Lo stato attuale della ricerca non depone per un’attività corticale del feto, per cui le sensazioni percepite non risultano avere un corrispettivo sul piano cognitivo. Ciononostante, l’ipotesi sul dolore fetale ha aperto un ampio dibattito nel mondo scientifico.
I termini di questo confronto vertono su argomentazioni di natura neuroanatomica, neurofisiologica, neurobiologica ed elettrofisiologica.
Al momento non esistono evenienze sperimentali sufficienti a provare la tesi che il feto sia in grado di esperire coscientemente sensazioni dolorose, tuttavia il dibattito rimane aperto e l’evoluzione dinamica della ricerca propone argomentazioni sempre nuove sul tema in oggetto.

Parole chiave: coscienza, consapevolezza, dolore, feto, nocicezione, sviluppo corporeo

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Gestione del dolore procedurale nella cura delle lesioni cutanee

RIASSUNTO

L’infermiere è responsabile della valutazione della lesione e del dolore ad essa connesso: la cattiva valutazione degli stessi agisce in modo sfavorevole sia nel percorso di guarigione della lesione che nel controllo del dolore, durante e dopo la medicazione. Questo articolo si pone l’obiettivo, attraverso un’analisi della più recente letteratura, di fornire informazioni, al personale infermieristico e di supporto sull’assistenza nella gestione del dolore nel paziente con lesione cutanea acuta o cronica durante la procedura di medicazione. Oggi in Italia la formazione universitaria di base e la formazione post base ,quale il Master in Vulnologia di I e II livello, offrono agli infermieri la possibilità di sviluppare conoscenze e capacità specifiche che conducono al raggiungimento di un alto livello di competenza e autonomia professionale nella cura delle lesioni.

Parole chiave: dolore procedurale, lesione cutanea

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Le sfide cliniche nella gestione del dolore oncologico: il dolore episodico intenso – Prima parte

RIASSUNTO

Nella gestione del dolore oncologico il”breakthrough pain” e il dolore episodico (BT/EP) costituiscono una vera e propria sfida. Il BT/EP viene descritto come un dolore severo acuto che si verifica nel corso della terapia antalgica. La patogenesi del BT/EP non è chiara ed è multifattoriale. Crisi di dolore ad alta frequenza sono verosimilmente correlate a basse concentrazioni plasmatiche di oppioidi al basale. In passato, il BT/EP veniva trattato empiricamente con una dose di “soccorso” di oppioide già somministrato per il dolore persistente, corrispondente a un sesto del dosaggio giornaliero. Recentemente questa strategia è stata rivista. Il BT/EP rappresenta una grande sfida nel trattamento del dolore; oggi il lavoro degli esperti è focalizzato sulla definizione e sulle caratteristiche del BT/EP, nel tentativo di ridurre al minimo l’impatto negativo di questa condizione sulle condizioni psico-fisiche dei pazienti.

Parole chiave: breakthrough pain/dolore episodico intenso, definizione, dolore oncologico, strumento di valutazione

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Il massaggio terapeutico come trattamento coadiuvante per il “dolore totale” nel paziente oncologico in fase avanzata

RIASSUNTO

Un considerevole numero di pazienti oncologici affetti da dolore totale si affida, in aggiunta alla convenzionale terapia medica, a terapie complementari, nella speranza di ridurre lo stress, il dolore e la fatigue strettamente connessa ad essi. Attraverso questa rassegna della letteratura, condotta consultando le banche dati PubMed, Google Scholar, Scirus e le Linee Guida AIOM 2010, si è cercato di evidenziare quanto il massaggio possa contribuire alla riduzione del dolore totale e ad un miglioramento della qualità di vita.

Sono stati considerati gli articoli pubblicati negli ultimi 5 anni, relativi a campioni umani adulti di sesso maschile e femminile. Sono stati ritenuti appropriati 6 articoli, rispondenti a tutti i criteri di selezione. In tutti gli studi si è evidenziata una riduzione della sintomatologia che caratterizza il dolore totale, che perdurava dalle 16 alle 48 ore successive al trattamento. Ciò nonostante non si è ancora raggiunta un’evidenza scientifica, sono pochi gli studi condotti e i dati finora raccolti non sono clinicamente significativi. Il massaggio non può quindi ancora essere incorporato nella medicina convenzionale, tuttavia, la letteratura sembra dimostrare una notevole riduzione del dolore, un miglioramento dell’umore e una riduzione dell’ansia, con conseguente miglioramento della qualità di vita, seppure a breve termine.

Parole chiave: cancro, dolore, massaggio, terapia

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La valutazione del dolore: un parametro vitale necessario

Riassunto

Introduzione: Il dolore è uno dei maggiori problemi di salute. La sua prevalenza è elevata sia per le patologie benigne che oncologiche. Anche se la valutazione del dolore è una parte essenziale per il suo trattamento, gli infermieri italiani conoscono poco l’applicazione degli strumenti, validi e affidabili per misurare il dolore.
Metodi
: è stata realizzata una revisione della letteratura, usando Pub-Med e CINAHL e il metodo snowball per la ricerca degli articoli sugli strumenti per la valutazione del dolore acuto e cronico. Ne sono state valutate le caratteristiche generali.
Risultati: Sono state ottenute 22 scale relative e descritte di cui 12 per il dolore acuto e 10 per il dolore cronico. Alcune scale monodimensionali trovano applicazione nella valutazione del dolore acuto, in soggetti sia in grado che non in grado di descrivere il proprio dolore. Le scale multidimensionali sono utili per la valutazione del dolore cronico.
Conclusioni: Seppure la panoramica descritta è limitata, la conoscenza delle scale ed il suo utilizzo per la misurazione del dolore è una competenza necessaria agli infermieri per evitare di trattare inefficacemente i soggetti affetti da dolore acuto e cronico.

Parole chiave: comunicazione, dolore, scale, strumenti, valutazione

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