Pratica clinica basata sull’evidenza per la gestione del dolore nelle persone anziane: aggiornamento delle linee guida elaborate dalla British Geriatrics Society e dalla British Pain Society

Il tema del dolore negli anziani è tema caro a Pain Nursing Magazine, che ha pubblicato vari articoli sull’argomento (si veda in fondo alla pagina delle indicazioni di titoli consultabili).  L’invecchiamento è associato a un aumento del rischio di menomazione funzionale e di incidenza della malattia e di presenza di dolore cronico. Proprio per questo motivo riteniamo utile segnalare ai nostri lettori un lavoro di aggiornamento delle linee guida elaborate già nel 2013 dalla British Geriatrics Society e dalla British Pain Society, pubblicato sul British Journal of Pain.

Obiettivi dello studio
Oltre a dare un quadro della prevalenza del problema, lo studio ha messo a confronto le attuali linee guida internazionali, individuando gli studi sugli atteggiamenti e le credenze sull’argomento da parte di operatori sanitari e badanti. Gli autori hanno voluto identificare le evidenze riguardanti la gestione farmacologica e non farmacologica, e relative al dolore associato a malattia con rischio vita.
Il gruppo di lavoro era costituito da professionisti sanitari ed esperti nella gestione del dolore, epidemiologi, geriatri, algologi, fisioterapisti, infermieri, terapisti occupazionali, psicologi, farmacologi e anche  utenti del servizio sanitario. Nel team erano presenti membri della British Geriatric Society, della British Pain Society e del Royal College of Nursing.
I risultati dell’analisi della letteratura più recente sono stati molto simili a quelli riscontrati nelle linee guida del 2013. Per esempio, il rapporto del 2013 aveva rilevato che la prevalenza del dolore era più alta all’interno delle residenze sanitarie per anziani e poco è cambiato da allora. Il riconoscimento del tipo di dolore e la valutazione di routine del dolore dovrebbero informare specifici interventi ambientali, comportamentali e farmacologici. Dovrebbero altresì essere sviluppati piani di cura individualizzati e protocolli di analgesia per specifiche situazioni cliniche, un migliore setting di cura dei pazienti e delle strutture sanitarie potrebbe essere sviluppato da queste linee guida.
La gestione del dolore deve essere infatti considerata una componente importante dell’assistenza sanitaria fornita a tutte le persone, indipendentemente dall’età o dalla gravità della malattia. Lo studio ha delineato anche aree di indagine dove non ci sono ancora evidenze disponibili, quindi queste linee guida possono stimolare ulteriori ricerche. Tra gli aspetti importanti sottolineati: per l’uso appropriato degli approcci terapeutici raccomandati, i medici devono avere familiarità con gli effetti avversi del trattamento e le potenziali interazioni farmacologiche.

Punti chiave identificati dagli autori:
• L’incidenza degli effetti collaterali della terapia farmacologica è maggiore nelle persone anziane, in particolare in presenza di comorbilità e assunzione di più farmaci. Questi fattoridevono essere attentamente considerati nell’introduzione di nuovi farmaci per ridurre al minimo la possibilità di interazioni farmaco-malattia e farmaco-farmaco.
• Considerare sempre la via di somministrazione. Anche se la via orale è preferita, come più conveniente e meno invasiva, trattamenti topici possono avere un’efficacia simile a quella tramite altre vie, con meno eventi avversi.
• Il timing della somministrazione del medicinale è importante. Vanno considerate formulazioni ad azione rapida con emivite più brevi per dolore episodico severo. Potrebbe essere necessario bilanciare con più regolare analgesia di base per i pazienti che soffrono di dolore continuo e formulazioni a rilascio modificato possono migliorare l’aderenza terapeutica.
• Iniziare la somministrazione di medicinale o cambiare un medicinale uno alla volta. Iniziare con una dose bassa, usare  una titolazione lenta della dose e consentire intervalli sufficientemente lunghi per la valutazione dell’effetto. Il trattamento deve essere monitorato regolarmente e, se necessario, aggiustato per migliorare l’efficacia e limitare gli eventi avversi.
• Tenere sempre in considerazione l’uso di prodotti non farmacologici, di strategie come la fisioterapia, approcci cognitivo comportamentali, TENS e agopuntura, per ridurre o eliminare la necessità di farmaci.
• I cambiamenti fisiologici nelle persone anziane aumentano la sensibilità ad alcuni farmaci analgesici, che potrebbero richiedere titolazioni di dosi appropriate o sostituzione con un medicinale alternativo.
• Può essere valutata una terapia combinata. Farmaci con meccanismi d’azione complementari possono avere effetti sinergici nel dare maggiore sollievo dal dolore con meno effetti collaterali rispetto a dosi più elevate di un solo farmaco. (Lorenza Saini)

Schofield P, Dunham M, Martin D, Bellamy G, Francis S-A, Sookhoo D, Bonacaro A, Hamid E, Chandler R, Abdulla A, Cumberbatch M, Knaggs R. Evidence-based clinical practice guidelines on the management of pain in older people – a summary report. British Journal of Pain. 2022;16(1):6-13. doi:10.1177/2049463720976155

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