Sindrome del dolore cronico e neuropatico nell’anziano: basi fisiopatologiche e prospettive di terapia razionale

RIASSUNTO
Il dolore è tra i motivi che più frequentemente inducono il paziente anziano a rivolgersi al medico. Il dolore persistente nell’anziano è frequentemente associato a disabilità, malattie croniche, fragilità, ed altri problemi dell’invecchiamento. La gestione del dolore nell’anziano è tuttora ardua per la difficoltà di diagnosi, la carenza di studi clinici specifici, l’insufficienza di terapie efficaci e sicure.
Tra le terapie emergenti spiccano quelle mirate al controllo delle cellule non neuronali, come i mastociti e la microglia, la cui disregolazione è responsabile di alterazioni nella captazione ed elaborazione dei segnali del dolore. Tra queste, la palmitoiletanolamide, con un elevato rapporto efficacia/rischio, potrebbe essere la terapia d’elezione per la popolazione anziana la cui prevalenza aumenterà notevolmente nel prossimo futuro.

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Trattamento farmacologico del dolore neuropatico

RIASSUNTO
Il dolore neuropatico è definito dalla International Association for the Study of Pain (IASP) come “il dolore causato da una lesione primaria o da una disfunzione del sistema nervoso”. A causa delle molteplici sfumature nella sua presentazione algica e nonostante sia oggetto di studi continui, il trattamento del dolore neuropatico rimane a tutt’oggi insoddisfacente. basandoci sui numerosi studi presenti in letteratura, abbiamo analizzato le principali forme di presentazione del dolore neuropatico, i tipi di trattamenti proposti nel tempo e le principali classi farmacologiche utilizzate nelle diverse forme di presentazione del dolore neuropatico, valutando i benefici e gli effetti collaterali di ognuna.

Parole chiave: classi farmacologiche, dolore neuropatico, trattamenti.

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Capsaicina transdermica ad alta concentrazione (8%): razionale e prospettive nel trattamento del dolore neuropatico

RIASSUNTO

Da molti anni, la capsaicina ha un ruolo nel trattamento del dolore neuropatico, causando la desensibilizzazione del sistema nervoso periferico attraverso un interessante meccanismo d’azione. La capsaicina agisce su una classe di recettori, chiamati recettori vanilloidi (TRPV), situati sulle membrane dei dendriti. In seguito all’attivazione dei recettori, nella cellula fa ingresso un grande quantitativo di calcio, e causa atrofia del dendrite. In questo articolo gli autori espongono una breve storia dell’utilizzo di capsaicina transdermica ad alta concentrazione, le sue indicazioni cliniche nel trattamento del dolore neuropatico e la loro esperienza.

Parole chiave: capsaicina, dolore neuropatico

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