Traduzione e validazione in italiano della scala Revised FLACC per la valutazione del dolore nel bambino con grave ritardo mentale

RIASSUNTO
Introduzione: I bambini con grave ritardo mentale provano dolore più spesso dei loro coetanei sani. Tale sintomo è spesso sottovalutato e non trattato. Per una gestione efficace del dolore è necessario rilevare il sintomo con strumenti validati, ma in Italia non esiste ad oggi una scala di riferimento.
Scopo: tradurre in italiano e validare la scala Revised FLACC per la valutazione del dolore nel bambino con grave ritardo mentale.
Materiali e metodi: studio osservazionale, con back-translation della scala e applicazione in unità di degenza.
Risultati: La rilevazione ha coinvolto 47 bambini con età compresa tra 3 e 18 anni, grave ritardo mentale e afasia. La consistenza interna calcolata su 3 rilevazioni è buona (alpha>.80). L’affidabilità intervalutatore è alta (rho=.098, p<0.0001), così come la stabilità test-retest (rho=0.99, p<0.0001). Conclusioni: la Revised FLACC in versione italiana è uno strumento valido e affidabile per la misurazione del dolore in bambini con ritardo mentale grave.

Parole chiave: dolore pediatrico, ritardo mentale, scala FLACC, valutazione del dolore

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Il controllo del dolore nelle ferite difficili: approccio multimodale

RIASSUNTO
I pazienti con ferite croniche difficili sono una popolazione spesso inopportunamente considerata e scarsamente trattata dalla medicina antalgica. Solo il 6% dei casi di dolore severo associato a ulcere croniche riceve un’adeguata pianificazione analgesica, sebbene il 75% di questi pazienti riferisca un dolore intollerabile. Sono stati trattati e seguiti 5 pazienti (3 donne, 2 uomini di età media 70,8±14,6). Il rilevamento del NRS al Tb è stato 9±1. Tutti trattati con oppioidi forti e/o deboli e adiuvanti per un dolore di tipo misto (nocicettivo/neuropatico). Alla prima visita veniva raccolta l’anamnesi generale e algologica e introdotto un narcotico a rilascio controllato (ossicodone CR/buprenorfina sublinguale o TTS) per il dolore continuo (NRS ≥7 -10) e veniva riportata la frequenza e l’intensità degli episodi di dolore incidente (DEI) e del dolore alla medicazione della ferita, al fine di introdurre un agente a rilascio immediato (tramadolo IR 50mg) e pregabalin ove fosse presente una importante componente neuropatica dell’algia. Durante i successivi follow-up sono stati monitorati il valore del NRS score, l’aumento del dosaggio di ossicodone CR, di tramadolo, la frequenza e la riduzione di intensità del DEI, prime manifestazioni e severità degli effetti collaterali. Sono stati valutati anche: qualità della vita, del sonno, miglioramenti dell’umore, facilità nel debridement, tollerabilità del farmaco. Il confronto tra NRS-score è risultato migliorato, così come il controllo del DEI. Non sono stati riportati effetti collaterali significativi. Soddisfacente la QoL ed il controllo del dolore durante la medicazione della ferita. Un approccio multimodale è di cruciale utilità nel controllo del dolore da ferite difficili. Come si evidenzia nella esperienza riportata, sono necessari oppioidi e adiuvanti che possano sinergicamente contrastare sia il dolore continuo che incidente con netto miglioramento della qualità della vita dei pazienti a fronte di una eccellente tollerabilità del trattamento e accettazione del piano terapeutico.

Parole chiave: ulcera cronica dolorosa, oppioidi

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Le comorbidità emergenti nel dolore cronico: ansia e disturbi di personalità

RIASSUNTO

Nel corso dei secoli al dolore è stato attribuito un ampio spettro di significati, dall’essere semplice sintomo di malattia, a divenire processo patologico a sé stante, in grado di influenzare significativamente molti sistemi fisiologici e molti domini della dimensione umana. È passato, in sostanza, da mera condizione organica a complessa condizione psico-esistenziale. Più di recente, i due aspetti sono confluiti in un unicum, in un’accezione forse più completa ed esaustiva. L’attivazione di substrati nervosi in differenti aree del sistema nervoso centrale, nell’ambito dei processi dolorosi, può manifestarsi con eventi cognitivi, emozionali e comportamentali che elicitano l’esperienza dolore. In altre parole, producono il corteo sintomatologico di una vera e propria sindrome, dai molti volti clinici e svariate tassonomie, con numerose comorbidità associate. Di seguito si discutono i vari aspetti psico-umorali delle sindromi dolorose e i meccanismi neuro-trasmettitoriali direttamente connessi all’insorgenza di tali aspetti psicodinamici del dolore, a partire dal concetto di comorbidità per arrivare a quello di sensibilizzazione centrale.

Parole chiave: ansia, comorbidità, depressione, neurotrasmissione, sensibilizzazione centrale, sindromi dolorose, stress

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Il dolore cronico che si fa arte: l’esempio di Frida Kahlo

RIASSUNTO
I più grandi artisti hanno fatto delle loro opere un processo di vitale trasformazione. Molti sono i riferimenti letterari all’arte come compensazione di un angoscia mentale, ma meno si discute dell’arte come compensazione di un dolore fisico, seppur si sa che ad un dolore fisico cronico fa seguito quasi necessariamente un dolore mentale. Uno degli esempi più evidenti di artista che si è cimentata col proprio dolore traducendolo egregiamente in arte appare essere Frida Kahlo. Si passeranno in rassegna diversi studi che mostrano l’accostamento tra arte e dolore fisico.

Parole chiave: arte, dolore cronico, Frida Kahlo, malinconia.

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